domenica 26 giugno 2011

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La trombettina
di
Corrado Govoni
Ecco che cosa resta
      di tutta la magia della fiera:
      quella trombettina,
      di latta azzurra e verde,
    che suona una bambina
      camminando, scalza, per i campi.
      Ma, in quella nota sforzata,
      ci son dentro i pagliacci bianchi e rossi;
      c'è la banda d'oro rumoroso,
  la giostra coi cavalli, l'organo, i lumini.
      Come, nel sgocciolare della gronda,
      c'è tutto lo spavento della bufera,
      la bellezza dei lampi e dell'arcobaleno;
      nell'umido cerino d'una lucciola
  che si sfa su una foglia di brughiera,
      tutta la meraviglia della primavera.


      [da Il quaderno dei sogni e delle stelle, 1924]


La poesia qua sopra è del poeta Corrado Govoni, unico personaggio celebre di Tamara, il mio paese. Racconta il giorno dopo la fiera paesana e quindi si adatta perfettamente alla giornata visto che questa sera è stata l'ultima sera della fiera di San Giovanni.
è stata una giornata molto piacevole. mattina di relax  a casa con Giacomo, pomeriggio nella piscinetta dei suoi (bhe 4.5 metri di diametro son cmq molto piacevoli!!!) e poi sera allo stand gastronomico con Mara e  Mene  a mangiare e  a divertirci.
Abbiam visto tanti amici e  fatto tante chiacchere.  tutto coronato dai sempre scaionissimi fuochi di artificio!
peccato solo che mi sia caduta una falistrina di cenere in un occhio!! ho iniziato a lacrimare come una scema. alla fine son andata sull'ambulanza lì di guardia  a farmi dare un occhiata. pare che il mio povero occhio sia solo irritato e arrossato ma adesso è poco bello da vedere. ;))


1 commento:

  1. bella serata e buona cena, peccato che il mio stomaco non ha digerito il fritto fino al martedì mattina :-D
    sicura sia stata la cenere a farti male all'occhio e non il gambero che mi è partito involontariamente dalla bocca?!? hahaha

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